Il nostro museo

Le pareti della sezione bersaglieri di Seriate traboccano di poderosi messaggi che raccontano e documentano un segmento del bersaglierismo bergamasco.

 museo03 La sezione è parata a cornici che per lo più custodiscono elementi di cronaca giornalistica interessata alla multiforme attività dei fanti piumati. Ma fra l’esuberante presenza di questo pur importante settore sono custoditi alcuni cimeli cremisi che meriterebbero urne trasparenti e altarini. Sono medaglie e ricordi di guerra. Constatazione questa presa dalla storia anche se è facile prevedere che potrà essere da qualcuno adulterata e spacciata per apologia della guerra confondendo questo tragico evento con il valore militare che è invece stile, di vita, atto di coraggio e di eroismo compiuto per un ideale sicuramente buono come l’Unità della Nazione. museo01Poiché qualcuno si straccerà le vesti, lo abbiamo anticipato e lo esortiamo a non accanire il suo pennino spuntato sui muri di Seriate che di nuove imbrattature non ha certo bisogno bastando e avanzando quelle anche piuttosto macabre che già ci sono.

Medaglie al valore.

Nella nostra sezione ci sono le medaglie di guerra del bersagliere Piero Suardi, soldato della la guerra mondiale, di cui si ha anche una rara fotografia che lo ritrae in trincea,sul Carso, nel 1918. Suardi ha donato alla sezione che le custodisce con orgoglio e onore una croce di Guerra e una medaglia di bronzo tutte e due della guerra ’15-’18. Celeste Lussana (1895-1951) si è distinto a piccolo Javoiczck, il 21.10.1915 (aveva 20 anni), ed è stato insignito anche lui di una medaglia di bronzo. Lussana è stato poi segretario della nostra sezione durante la presidenza Conforti. Nelle bersaglieresche bacheche seriatesi è custodita anche la Croce al Valore del ten.col. Agostino Ginocchio conquistata a Tobruck il 28.8.42 : cimelio importante di un bersagliere.

 

Camicia.

museo02Appesa ad una parete, libera, senza protezioni, è una camicia di soldato bersagliere, nera, con mostrine a bordo cremisi, al braccio (ma gli storici dicono che sono posticci) i gradi dorati di sergente. La preziosa testimonianza era del bersagliere Gnecchi di Bergamo, e sembra risalire al 1913.

Cappello.

Appena entrati a sinistra è appeso l’emblema, l’essenza del bersagliere, il cappello a piume. Lo ha donato alla sezione Fortunato Fassi il quale lo ha usato nella guerra d’ Africa (1942), arruolato nell’ 8° Bgt. con un altro bersagliere di Seriate,Antonio Bassis. Fassi è stato per molti anni socio attivo della sezione di Seriate. Le piume del cappello sono originali di gallo cedrone. Anche questo importante ricordo è libero e senza protezioni, e ogni tanto qualche bersagliere si sofferma ad accarezzarle le piume, osserva e riflette.

Tromba.

E’ un dono di P.Antonio Zucchinali. La tromba in ottone proviene da un mercatino di antiquariato. Non è di bersaglieri, ma e un significativo elemento della storia cremisi.

Azioni di guerra.

Nella miriade di quadri che costellano le pareti vi sono riproduzioni di famose immagini del bersaglierismo italiano: la Breccia di Porta Pia con i bersaglieri primi a sfondare le linee nemiche (e con 44 morti); in un quadro l’impresa di Enrico Toti accanto al quale ha combattuto un valoroso bersagliere di Seriate, Giuseppe Vavassori.

Bersaglieri seriatesi medagliati.

Fra i bersaglieri di Seriate insigniti di onorificenze di guerra senza tuttavia che siano depositate in sezione si ricorda don Gian Maria Donzelli ten. Cappellano che ha ricevuto addirittura sei riconoscimenti: una Croce al Merito; due medaglie d’argento conquistate a Corno della Segala il 25.6.1917 e a Monte Cukla ( Rombom) il 16-18 settembre 1916; e tre medaglie di bronzo. Di riconoscimenti ne ha fatto una scorta il ten.Agostino Ginocchio che può esibire l’ invidiabile decorazione di quattro croci di guerra, una medaglia d’ argento e due di bronzo : in totale sette riconoscimenti. Vanta una croce al merito di guerra e la croce di bronzo al valore militare Antonio Bassis bersagliere di Seriate arruolato nell’ 8° Rgt. (Velox ad impetum, il suo motto ) in guerra d’Africa. Viene fatto prigioniero dagli americani e deportato nel New Messico. E’ insignito di una croce al merito di guerra Rinaldo Orlandi, classe 1911, bersagliere del 3° Rgt. che ha combattuto la guerra d’Africa nel 1935, dove ha ottenuto anche una medaglia di bronzo.