I bersaglieri. Solo la parola suscita emozioni, sentimenti, ricordi forti e immarcescibili.
I bersaglieri. Li conoscono tutti in Italia e nel mondo.
I bersaglieri. E irrompono nella memoria immagini sacre di giovani soldati caratteristicamente piumati che hanno punteggiato di gesta valorose la loro esistenza, il più delle volte sacrificandola a un ideale che si sovrapponeva per spessore e valenza alla propria identità di figlio, sposo o padre: la patria. L’Italia.
Erano tempi in cui non era in discussione l’Unità della Nazione, anzi era un obiettivo da raggiungere. I Bersaglieri sono stati un tassello importante e decisivo di questo lungo e travagliato capitolo della Storia. Ne son stati un) elemento vitale, a tratti anche curioso. Fante, ciclista o motociclista il bersagliere non prescinde mai dalle piume sul cappello con le quali finisce per identificarsi, si immedesima, si annoda ad esse fino a diventare egli stesso una piuma. Immagine retorica forse, che tuttavia si aggancia come una ventosa alla realtà. In questa dimensione infatti il bersagliere si invola verso mete e traguardi non accessibili a tutti gli esseri umani. Una piuma: e il bersagliere da rude soldato provato da stenti, spari e morte, si trasfigura in un individuo amabile e utile alla società civile. E, il generale Bruno Tosetti. Antesignano dei Bersaglieri Orobici che a capo della Missione di Pace primo sbarco in Libano nel 1982 portando in quella terra sconvolta l’ onore dell’Italia l, amore delle piume e la fierezza del soldato e che sempre si distinse per tutte le Contrade del mondo nelle Missioni affigliategli degno figlio della Città di Francesco Nullo e di Antonio Locatelli. I bersaglieri della Città di Seriate riconoscenti e memori.