1836. Inizio degli anni cremisi

Alessandro Ferrero della Marmora

Alessandro Ferrero della Marmora

 Nel 1836 Della Marmora sottopone il progetto a Re Carlo Alberto. E’ subito accontentato. Nasce il corpo dei bersaglieri dl Italia. La prima significativa azione di guerra avviene l’8 aprile 1848, prima guerra d’indipendenza. A Goito la seconda compagnia bersaglieri mette in fuga gli Austriaci con un azione temeraria lungo le rovine sul ponte del Mincio distrutto e tenuto sotto un infuocato tiro di artiglieria. Sull’onda del successo il Corpo viene rinforzato e moltiplicato di soldati tanto che nel 1855 già dispone di dieci battaglioni.

I bersaglieri partecipano alla guerra di Crimea dove il Corpo perse il suo fondatore, gen. Della Marmora, ucciso non dalle pallottole, ma dal colera. Ma ormai il reparto era avviato e negli anni a seguire e nelle varie fasi della guerra d’indipendenza è una sventagliata di azioni coraggiose e valorose: così a Vinzaglio, Palestro, Magenta, Solferino, Custoza. Il 1870 è l’anno della Breccia di Porta Pia: i bersaglieri all’arma bianca costringono alla resa i reparti pontifici. Ma è anche tempo di intenso impegno civile, con l’impegno dei fanti piumati nell’aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali.

E scoppia la prima Guerra Mondiale. I bersaglieri sono presenti con 21 reggimenti, 12 battaglioni ciclistici, 3 reparti d’assalto. La guerra li stermina: 32.000 morti, 50.000 feriti. Il loro valore è scandito da una fitta sequenza di riconoscimenti: 40 medaglie d’oro, 7.800 medaglie di argento e bronzo. Le operazioni più significative sul Grappa, sull’Isonzo, Piave, Monte Nero, Carso, Monte S. Michele, Iamiano, a fianco di alpini e fanti. Il 3 novembre 1918 sono i bersaglieri che per primi entrano in Trieste liberata.

Lapide a Goito per la battaglia 8 aprile 1848

Lapide a Goito per la battaglia 8 aprile 1848

Nel 1935 i bersaglieri sono in Etiopia, poi in Libia (1940), in Albania (1940), Grecia (1941), Iugoslavia (1941), Russia(1941). Finalmente la pace. Ma i bersaglieri conservano e anzi affilano impegno, coraggio e dedizione, e i cappelli piumati garriscono nel cielo d`1talia in lodevoli azioni di civiltà e solidarietà. Bersaglieri in primo piano nell’alluvione del Polesine (1951), a Longarone(1963), Firenze(1966), Friuli(1976). La nota operazione di pace in Libano con i bersaglieri del 2° Btg Governolo al comando del col. Bruno Tosetti (1982). Accordi internazionali determinano l’impegno di soldati bersaglieri in missioni.